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L’arte giapponese è da sempre caratterizzata da un fascino peculiare ed intrinseco, nonchè da una bellezza eterea dovuta alla sua apparente semplicità che cela una complessità decisamente raffinata. Tra gli innumerevoli esempi di arte nipponica, i “paraventi giapponesi“ sono certamente un simbolo di eleganza tipicamente orientale.

Il paravento giapponese, ovvero il “Byōbu” che significa “protezione dal vento”, è costituito dall’unione di diversi pannelli sapientemente decorati e pitturati il cui principale scopo è quello di delimitare e suddividere gli spazi interni privati. La loro diffusione in Giappone è legata alla configurazione dell’abitazione tradizionale, la quale era provvista di un ampio ambiente unico, privo di mobili, in cui i paraventi venivano utilizzati per modulare lo spazio.

Inizialmente tali oggetti si potevano osservare unicamente all’interno delle corti imperiali per arrivare a poco a poco, durante il Periodo Edo (1603-1868 d.C.), anche nelle dimore della classe media. Si tratta di opere sofisticate ed appariscenti, capaci di arredare una stanza con la loro sola presenza.

Gli elementi decorativi rappresentati sui pannelli celano numerosi significati e principi presenti nella filosofia orientale spesso legati al concetto di longevità e di purezza spirituale.

I paraventi giapponesi, seppur composti da pannelli separati, non sono da interpretare singolarmente, bensì nella loro totalità come possiamo osservare dalle immagini rappresentate su di essi, attraverso le quali l’artista esplora dinamiche di distribuzione.

L’artista spesso seguiva i principi buddhisti della contrapposizione tra il “pieno” e il “vuoto” e ciò si evince dalle composizioni dei pannelli di cui alcune sezioni possono risultare quasi spoglie. Gli elementi artistici protagonisti dei paraventi sono nella maggior parte dei casi elementi naturalistici (alberi, fiori, torrenti) molto meno frequenti in essi sono invece le scene di vita quotidiana o la presenza umana.

Questo perché, come citato precedentemente, numerose sono le simbologie iconografiche che si celano dietro a queste immagini bucoliche. Di ragguardevole importanza sono, però, le scene di battaglia e quelle rappresentanti la città di Kyoto e i suoi abitanti.

Lo sfondo, quasi sempre dorato e talvolta argentato, permette giochi di luce simboleggiando così la purezza e conferendo all’opera pregio, spesso generando uno stato di contemplazione in chi la osserva. L’oro, non solo attribuiva a chi commissionava l’opera un ceto sociale elevato, ma spesso era un simbolo di donazione. Spesso, infatti, i paraventi giapponesi venivano donati da committenti di alto rango.

Al giorno d’oggi, il paravento giapponese conserva le sue caratteristiche e viene inserito in contesti e stili decisamente differenti, dall’antico al moderno, nei quali però, si sente sempre a suo agio donando tranquillità e calma nell’ambiente in cui si inserisce. In quanto opera ormai puramente decorativa che impreziosisce le sale, il pannello giapponese donerà prestigio ed eleganza e soprattutto esclusività nell’abitazione.

All’interno del nostro showroom potrete ammirare il fascino e l’antichità che i Byōbu rappresentano e farvi consigliare dai nostri esperti d’arte e di design per potervi guidare nelle scelte di arredamento delle vostre case e non solo.